24 Feb Stomatite aftosa e celiachia? Ecco cosa devi sapere
In molti non sanno che esiste un legame tra stomatite aftosa e celiachia, ma è proprio così.
Visite odontoiatriche regolari oltre ad essere fondamentali per la salute del nostro cavo orale permettono di scoprire eventuali segnali di un’allergia al glutine.
Approfondiamo insieme l’argomento per una corretta prevenzione.
Dentista e celiachia
La bocca è una finestra diagnostica per scoprire eventuali allergie e intolleranze alimentari come la celiachia. È noto come alterazioni del cavo orale, sia delle mucose che dei tessuti duri, possano essere delle spie dell’allergia al glutine.
Nello specifico, esistono alcuni campanelli d’allarme che si manifestano proprio a partire dal cavo orale, intaccando lingua, denti, saliva e mucose.
Ecco perché il ruolo dell’odontoiatra, con controlli dentali periodici, può rivelarsi importante per la diagnosi della celiachia.
Il dentista può così essere la prima figura medica a intercettare l’intolleranza al glutine ponendo il sospetto sui sintomi che riscontra tra i quali proprio la stomatite aftosa, ovvero la comparsa frequente di afte alla bocca.
Diagnosticare la celiachia a partire dalla bocca
La conferma del possibile legame tra stomatite aftosa e celiachia emerge grazie a numerosi studi condotti su gruppi di bambini eterogenei, dunque con celiachia conclamata e non.
Dalle ricerche emerge che afte ricorrenti, dolori alle mucose, o anche una riduzione della saliva, siano fattori correlati all’intolleranza al glutine. Non escludendo anche ritardi nell’evoluzione corretta delle ossa mascellari e dei denti da latte.
La celiachia nei bambini risulta apparire con due particolari sintomi:
– Stomatite aftosa ricorrente
SAR nei soggetti celiaci
La stomatite aftosa è già di per sé un disturbo orale molto comune, ma risulta essere particolarmente ricorrente nei soggetti con deficit immunitari come i celiaci.
Di cosa si tratta? La SAR (stomatite aftosa ricorrente) consiste in ulcerazioni della mucosa orale, distinte in tre forme cliniche: minore, maggiore e erpetiforme.
Le piccole ulcere si localizzano generalmente sulla mucosa labiale e linguale regredendo spontaneamente nell’arco di 15 giorni per poi tornare in forma recidiva. Il decorso, nei pazienti affetti da intolleranza al glutine, risulta però più severo, con tempi che si allungano a più di un mese.
Quale legame fra celiachie e stomatite aftosa?
Cosa unisce dunque la celiachia e la presenza di stomatite aftosa nel cavo orale?
Alcune ricerche ipotizzano la presenza di meccanismi non molto diversi da quelli autoimmuni delle lesioni ulcerose intestinali.
Inoltre lo stato anemico del celiaco influenza in maniera negativa la comparsa delle afte orali. Probabilmente le alterazioni comportate dall’anemia favoriscono l’insorgenza di fenomeni vasculitici propri delle afte.
Il legame tra celiachia e stomatite aftosa è quindi abbastanza evidente. Per questo chi soffre di afte ricorrenti deve essere considerato come soggetto sensibile al glutine: quindi dopo una visita odontoiatrica che ne curi i sintomi indirizzato a specifici test diagnostici.
Adesso che il legame tra stomatite aftosa e celiachia è più chiaro, non ti resta che prestare maggiore attenzione a questi piccoli campanelli d’allarme.
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